In queste ore state votando per dare un nuovo governo al Paese. Anzi, molti lo hanno gia' fatto.
A noi questo diritto e' stato precluso, (per la prima volta avremmo votato in tre, con Ale diciottenne) ennesima conferma dell'arretratezza sullo scenario mondiale che penalizza l'Italia, come conferma l'ultima indagine sulla penetrazione delle tecnologie.
Motivo in piu' per sperare in un buon voto. Che per noi significa votare guardando al mondo, e non al campanile.
In un Paese diviso, bloccato dal proprio passato e ripiegato su se stesso, possono e devono esserci valori condivisi. Ognuno ha il diritto ma anche il dovere di pretendere di vederli rispettati dai propri eletti.
Qualche riflessione veloce..
1) La serieta'. Solo in Italia la furbizia piu' deleteria, elevata a filosofia della fregatura, rimbalza dalla strada alla politica. Chi una, due, cento volte dice o fa una cosa e subito dopo la nega, perche' tanto l'effetto e' sortito, non viene irrimediabilmente emarginato ma anzi ammirato come campione di furbizia. Nel resto dei Paesi piu' progrediti questo e' un errore letale, da noi un pregio.
2) La responsabilita'. Chi ha avuto un compito da svolgere ed ha sortito dei risultati, di quelli deve rispondere. E dei risultati concreti, a volte banali numeri, e non di nuove promesse, si dovrebbe discutere.
3) La meritocrazia. In un Paese che celebra la famiglia come monumento astratto, chi fa parte della "famiglia allargata" sotto il proprio campanile (parenti, amici, compagni, sostenitori) merita un'opportunita' in piu' e una benevolenza eccessiva. Se chi e' dalla tua parte sbaglia, si chiude un occhio. Chi non lo, e' e magari e' piu' bravo, va ostacolato con piu' forza, invece che premiato. Su questa strada, un gruppo arranca livellandosi al basso, un Paese non va da nessuna parte e alcuni dei migliori vanno in altri Paesi.
4) La simpatia. Umorismo e allegria, spesso riconosciuti all'estero come caratteri tipici degli italiani, sono ottimi veicoli per i contenuti migliori. Guardate le straordinarie conferenze del sito Ted.com (cui dedicheremo presto un post). Ma appunto, vanno abbinati a buoni contenuti. La frase ad effetto che funziona come battuta, ma ha un contenuto idiota, per il suo contenuto va giudicata. Specie in politica.
1 commento:
Good words.
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