sabato 1 marzo 2008

Le elezioni Usa viste da un top expert top secret


Per una volta...

Per una volta fidatevi di Bonz sr. Sono rimasto impressionato dall'analisi delle elezioni Usa "viste da dentro", che farebbe la gioia di tanti commentatori nostrani, ascoltata a fine cena, ad un evento riservato a San Francisco. Ero tra i pochi fortunati ma chi parlava, uno dei principali consiglieri di Al Gore nella campagna per le presidenziali 2000, ha chiesto che quel che diceva restasse off records.
Cosi' non posso citarlo, ma voglio condividere con voi alcuni spunti in ordine sparso. Come fossimo noi ad un dopocena.

Qui il resto del post

SORPRESA - Queste sono elezioni elettrizzanti per quanto sono a sorpresa. Solo un anno fa, tutti avrebbero detto che si sarebbero giocate sull'Iraq e che McCain tra i repubblicani era tagliato fuori. Oggi si parla solo di economia e McCain sembra il favorito tra i repubblicani.
HILLARY - E' sembrata a disagio, saltando nervosamente da un argomento all'altro. E questo gli elettori lo percepiscono. E pesa sulla campagna, malgrado una disponibilita' di 150 milioni di dollari. Per restare in corsa, dovra' vincere le sfide della settimana prossima (Ohio e Texas soprattutto, oltre a Rhode Island e Vermont). Hillary ha dimostrato di non avere la forza intellettuale di insistere su un tema, ad esempio cosa e' accaduto nel 2000 quando e' stato eletto un politico senza esperienza... (Bush ndr). 
NUOVI MEDIA - Sara' interessante vedere come la grande stampa raccontera' questi giorni decisivi. Ma le cose piu' importanti ormai vengono da nuovi media come i blog (ad esempio Volunteer Voters ndr), un contatto con gli elettori distretto per distretto, qualcosa di nuovo, che certo non avevamo nel 2000.
AL GORE - Ho lavorato con lui durante la campagna elettorale 2000, aveva quella sicurezza di se' e quella tranquillita' (che mancano a Hillary? ndr)... Per sette anni hanno continuato a chiedere perche' avesse rifiutato l'aiuto di Clinton. Ma perche' una cosa detta da Clinton...era una cosa detta da Clinton. E se contrastava col programma di Gore, beh quel giorno per la campagna era perso. E di cose cosi' Clinton ne diceva...
I CLINTON E I MEDIA - Bill e Hillary vivono una situazione di perenne conflitto con i giornalisti. E' dai tempi della presidenza di Bill che si sentono maltrattati dai media. Ma e' un conflitto di cui pagano le conseguenze. Non si puo' avere una campagna da 150 milioni di dollari e non organizzare e favorire il lavoro di chi ti deve seguire da uno stato all'altro, che deve rincorrerti su un'auto sua arrivare in una citta' e trovarsi lui l'albergo... dovrebbero capire che la maggior parte dei giornalisti non hanno pregiudizi negativi e cercano di fare bene il proprio lavoro. Ma se sei sempre aggressiva con loro, li trascuri, se decidi di dedicarti a loro solo a tarda sera, magari incontrandoli sul fondo dell'aereo e presentandoti stravolta e in maglione, e' rischioso e magari per la stanchezza ti scappano delle parole che non sono le piu adatte...
IL SUCCESSO DI OBAMA - E' riuscito a coinvolgere la gente come prima non era mai accaduto. Anche mio figlio piccolo dice: "Voglio Obama". Be io ho lavorato con Clinton, gli dico, vorrei avere ancora un lavoro..., di contro, Obama non ha il favore degli ispanici, che sono una componente importate dell'elettorato.
MC CAIN - Puo' giocare a suo favore la carta dell'esperienza, da contrapporre a candidati piu' giovani. Ma in un confronto con Obama dovrebe stare molto attento, perche' non e' facile attaccare un afroamericano. Un grande fatto internazionale potrebbe essere l'elemento in piu' che rafforzerebbe Mc Cain.
PACIFISTI - Sono stato ad una manifestazione a San Diego. La maggior parte di quelli che erano in piazza avevano votato per Nader  (Ralph, candidato di sinistra che ha tolto voti determinanti ai candidati democratici ndr) e pensavo che questi avevano sull'Iraq le stesse responsabilita' che ha Bush... (per averlo favorito ndr).
DEMOCRATICI - Penso sia arrivato il momento dei democratici. Per la situazione economica, la crisi dei mutui.. e' molto difficile che un repubblicano possa vincere.   

Nessun commento: