Un campus che e' una collina. Sogno per gli studenti, incubo per chi ci deve andare per la prima volta per una conferenza, senza uno straccio di segnaletica, su e giu' sino allo spiazzo giusto. Ma al parcheggio sbagliato. Niente addetti per consegnare il pass, come promesso. Lasciare l'auto per un'ora e un quarto in uno dei tanti posti liberi puo' costare salato. Settantasette dollari per la precisione. Ma ne valeva la pena...
Un po' per la lecture di Alexander Stille (che poi ci ha regalato un paio di commenti sconfortanti sull'attualita' italiana, trovate tutto su Italiani di Frontiera), che ha introdotto un convegno sulla violenza nella storia dell'Italia.
Un po' per la lecture di Alexander Stille (che poi ci ha regalato un paio di commenti sconfortanti sull'attualita' italiana, trovate tutto su Italiani di Frontiera), che ha introdotto un convegno sulla violenza nella storia dell'Italia.
Ma soprattutto per gli incontri con una raffica di docenti italiani delle universita' californiane (leggete qui) e tanti docenti americani studiosi di storia italiana.
Ma la chicca, che ha ripagato di tante amarezze, multa compresa, e' stato scoprire che l'Universita' cosi' attenta alle vicende italiane di ieri e di oggi, ha dedicato una stanza al cinema italiano, arredandola con manifesti dei capolavori del passato: Otto e 1/2, Riso amaro, Paisa'...
Si vabbe', la stanza e' il gabinetto ma non stiamo a fare gli schizzinosi, con i tempi che corrono...
Il vostro cronista ha comunque documentato con foto la simpatica iniziativa.
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