domenica 28 dicembre 2008

L'avventura americana dei Bonzi.us in due pagine sul Giorno



Ultime notizie... edizione straordinariaaa!!!
"Da Sesto agli Usa alla ricerca di italiani di talento".
Due pagine dedicate all'avventura americana dei Bonzi.us, con foto e interviste a tutti noi, sull'edizione odierna del quotidiano Il Giorno, con richiamo nella prima pagina dell'edizione Sesto-Cinisello. Qui su Italiani di Frontiera la segnalazione e le due pagine del Giorno. 



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domenica 21 dicembre 2008

Capire ed aiutare gli altri con un sorriso: c'e' una strada diversa per un mondo migliore? Addio zio Mario



Ci aveva seguito con l'affetto di sempre anche mentre eravamo in America. Ed era stato il "decano" dei nostri contatti Skype oltreoceano: anche lui, a 82 anni, aveva voluto provare a parlarci via Internet.
Ieri sera zio Mario, fratello maggiore di nonna Gina, per me un secondo padre, se n'e' andato. Domani sarebbe stato il suo compleanno. Ricordare il suo stile composto, la sua straordinaria generosita' non e' abbastanza. C'e' molto altro.

Mario sapeva discutere pacatamente, con la dote, purtroppo rara, di riconoscere all'occorrenza gli errori di chi stava dalla sua parte o i meriti di chi la pensava diversamente. Incapace di sgomitare o alzare la voce, per profonda saggezza, non per debolezza.
Sempre pronto a capire ed aiutare con un sorriso, piuttosto che a chiedere aiuto, Mario ha anche dato una lezione, a noi che scherzavamo sul suo essere metodico e abitudinario. Affrontando, poco dopo il pensionamento come capo della vigilanza allo stabilimento Sava di Fusina, una sfida niente male, come dirigente in una fabbrica di vetro in Marocco. Imparato il francese, in un nuovo mondo cosi' diverso per cultura e tradizioni era riuscito a farsi amare come pochi, per la sua umanita' ed il suo senso di giustizia. Come quando sfidando consuetudini e privilegi, aveva sanzionato un caporeparto, che sicuro della propria impunita' era solito molestare delle operaie.
Resta il rimpianto di non esser riusciti a far pubblicare una storia alla quale teneva moltissimo, quella del suo recente, emozionante incontro dopo piu' di settant'anni, con un suo coetaneo di un paesino della Slovenia, a poca distanza da Caporetto (oggi Kobarid) dove lui era nato, trovato per caso grazie ad una vecchia foto in cui tutti e due comparivano il giorno della prima comunione. Storia di affetti intensi, capaci di superare le barriere del tempo ed i confini e lasciare un segno profondo, con la forza della semplicita'. Era un po' la sua storia.

giovedì 11 dicembre 2008

Indicare il futuro, senza sfera di cristallo ma con un mouse. Questo signore che lavorava vicino a noi l'ha fatto, 40 anni fa



L'anniversario e' dell'altro ieri ed e' stato celebrato con un evento all'Universita' di Stanford.
Il 9 dicembre 1968, Douglas Engelbart, ricercatore visionario (oggi ha 83 anni), realizzava a San Francisco quella che e' stata definita "la madre di tutte le presentazioni". Novanta minuti indimenticabili per i mille presenti, che indicarono il futuro.
Avete presente Hal 9000, il supercomputer di "2001 Odissea nello spazio"? Cosi', giganteschi e onnipotenti, si immaginavano negli anni Sesanta i computer del futuro.
Doug sul palco indico' un'altra strada, che avrebbe potenziato non l'intelligenza artificiale in mano a pochi, ma l'intelligenza collettiva. E azzecco' quasi tutto: connettivita', ipertesti, finestre sullo schermo... in mano non aveva una sfera di cristallo ma una scatola di legno con rotelle che aveva inventato lui (dopo aver provato comandi a pedale e a... ginocchio): il mouse
Doug era stato il fondatore dell'Augmentation Research Center dello Stanford Research Institute, dove lavorava,a Menlo Park, pochi chilometri da dove abitavamo noi, a Palo Alto.
Qui Doug oggi, in un video di Wired, qui l'evento celebrativo dell'altro giorno a Stanford.

domenica 7 dicembre 2008

Italiani refrattari a Internet 2 - Web in calo solo nel BelPaese



Internet gia' a ora di colazione, a casa dei Bonzi.Us.
Ma dobbiamo essere proprio controtendenza, a giudicare dal recente raporto Eurostat, riportato da Reuters nei giorni scorsi. L'Italia infatti sarebbe in coda alle classifiche europee quanto a web,  addirittura l'unico Paese ad aver registrato un calo, tra 2007 e 2008. 
Davvero incredibile, soprattutto per noi, che senza Internet la nostra aventura non avemmo potuto nemmeno immaginarla...
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lunedì 1 dicembre 2008

Il panzone su una Graziella turbo che mi ha fatto soffrire


La strada che da casa nostra a Palo Alto porta alla Stanford University, un panzone su una bicicletta improbabile e una bambina che arranca. Due incontri, una dura lezione.

Scena uno. Bimba caduta dalla bicicletta ad un incrocio, ginocchio sinistro e spalla destra sbucciate, qualche lacrima. 
Io e Pola la soccorriamo, il panzone su una specie di Graziella hi tech non si cura della bimba ma solo della sua bici a terra, oltre che del sacchetto appeso al manubrio. Ma e' sua figlia? Silenzio, la risposta probabilmente affermativa bisogna intuirla dallo sguardo. Strano tipo, non dico ringraziare...
Scena due, stesso incrocio qualche giorno dopo. Sto pedalando di buona lena, il panzone sulla Graziella viaggia, la ragazzina dietro arranca. 
E' questione di un attimo. Li' in fondo si intravede la torre di Stanford, ma davanti al dosso della strada io quasi mi fermo. Lui invece schizza come se avesse sentito la campanella dell'ultimo chilometro, sul rettilineo del traguardo. 
La Graziella hi tech deve avere un motorino nascosto perche' pesto sui pedali ma lui e' irraggiungibile. 
Mica facevamo la gara. Pero' mi secca. Mi era antipatico, il panzone sulla Graziella hi tech.
Dietro di lui la ragazzina arrancava. Pure lei irraggiungibile.