mercoledì 27 febbraio 2008

Cosa mi piace dell'organizzazione americana

Mi piace poter svoltare a destra anche con il rosso: e' lecito
Mi piace la cortesia agli incroci: passa quello che e' arrivato per primo e tutti rispettano la regola
Mi piace che in auto vanno tutti pianino, senza fretta 
Mi piace il fatto che tutti i commessi ti chiedono come stai quando entri e se sei soddisfatto quando esci
Mi piace che qui a Palo Alto le attrezzature sportive (campi di calcio, calcetto, tennis ecc) sono gratutite
Mi piace che tutti sanno riciclare e riciclano con puntualita'
Mi piace che gli italiani all'estero sono piu' cordiali
Mi piace che posso frequentare un corso per imparare l'inglese tre ore al giorno per cinque giorni alla settimana gratuitamente e senza impegno.
La sanita' noooooooooooooooooooooooooo: too expensive 

martedì 26 febbraio 2008

Cosa aspetta i nostri ragazzi? Una riflessione quasi seria sulla "Generazione Globale Why"


Il modo di lavorare e di consumare nel mondo sta cambiando radicalmente, e lo si deve in buona parte ad una nuova generazione di ultraventenni, in prevalenza dell'ex Terzo Mondo. 
Visto che la faccenda riguarda un po' noi, che questo mondo cerchiamo di capire, ma soprattutto i nostri ragazzi, per una volta i Bonzi.us vi propongono un riflessione quasi seria.
Lo spunto  viene da un sito chiamato brandchannel.com, che ha definito Generazione Why questo nuovo importante gruppo sociale, protagonista a livello globale.
Non sono presenza dominante in Usa, Giappone ed Europa, lo sono invece in Paesi dell'Asia come il Vietnam, dove la meta' dei 90 milioni di abitanti ha meno di 30 anni.
Cos'hanno di particolare questi giovani? 
Sono una generazione tcnologicamente preparata, che conosce le lingue ed e' disposta a viaggiare per trovare un futuro migliore, verso mercati piu' favorevoli. 
In Cina sono 200 milioni e precedono una generazione che oggi ha 18 anni e conta 387 milioni di persone, piu' dell'intera popolazione Usa.
Una generazione, osserva brandchannel.com, che in Paesi come Sudcorea e Grecia e' la prima a crescere in un ambiente di prosperita', mentre nei Paesi dell'Europa del'Est e' la prima del postcomunismo.
Bene, nessun altro gruppo sociale, dice ancora brandchannel.com, si e' affacciato sul mercato con altrettanta consapevolezza: comunicando in tempo reale a livello globale, abituati a disporre di una connessione in pratica a tempo pieno, considerando il mondo come uno spazio senza confini.
Una generazione che e' convinta di poter creare una propria vita commisurata ai propri bisogni ed esigenze. 
Con questa generazione, dice il sito che si occupa di mercato e marchi, le aziende dovranno fare i conti e riuscire a comunicare in modo positivo. Cioe' una comunicazione bidirezionale, che lancia messaggi ma costantemente li sa anche recepire. 
Ragazzi che mettono il proprio profilo su MySpace e diffondono video su YouTube. E le aziende devono conoscerli a fondo, dice brandchannel.com, non solo per vendere loro prodotti che soddisfino la propria esigenza di essere caratterizzati da quel che comprano o indossano (essere esclusivi conta piu' che essere famosi) ma perche' questa generazione vuole anche lavorare in aziende che abbiano un carattere ed un'immagine in cui riconoscersi. E non considera piu' il lavoro qualcosa al quale tutto il resto della vita deve essere subordinato.
    Con questa generazione e quella che segue, aggiungiamo noi, dovranno fare i conti i nostri ragazzi. 
Potranno forse farne parte, condividendone la dimestichezza con gli strumenti della tecnologia. Difficile invece che possano avere la stessa determinazione e la voglia, se necessario, di lasciarsi alle spalle le protezioni familiari ed affrontare il mondo in Paesi stranieri.

lunedì 25 febbraio 2008

Palo Alto, storia di un albero che ha dato il nome alla citta'


Una sequoia sempervirens, che ha poco meno di mille anni e se la passa meglio oggi che nell'Ottocento, quando la fuliggine dei treni a vapore che passavano sulla ferrovia che la sfiorava aveva compromesso la sua chioma.
E' quest'albero ad aver dato il nome (dallo spagnolo) alla citta' di Palo Alto, sede temporanea dei Bonzi.us. Una sequoia che compare sugli stemmi della municipalita' e della Stanford University.
Secondo wikipedia, l'albero ha oggi circa 940 anni ed e' alto 33,5 metri, otto in meno di quelli che misurava nel 1951. E' tutelato come monumento storico, visto che e' da secoli un punto di riferimento. 
La sua posizione strategica consentiva appostamenti per controllare la zona circostante. Li' bivaccavano gli indiani Costanoan/Ohlone e li' sotto, come ricorda una targa, si accampo' nel 1769 la spedizione di Gaspar de Portola' i Rovira (1716-1784), esploratore spagnolo e fondatore delle citta' di Monterey e San Diego.
La preziosa foto d'epoca che l'autore (il sottoscritto) allega, ritrae la storica sequoia che aveva due tronchi sino al 1880, quando una tempesta abbatte' quello di sinistra.
Fine della descrizione.

domenica 24 febbraio 2008

Notte degli Oscar, i Bonzi.us segnalano Il Petroliere, Tommy Lee Jones e una splendida canzone (da scaricare gratis).


Conto alla rovescia per la notte degli Oscar, in una serata che si preannuncia avara per gli italiani (in gara se non sbagliamo solo i "soliti" Dante Ferretti e Francesca Lo Schiavo, per le scenografie di "Sweeeney Todd The Demon Barber of Fleet Street" di Tim Burton, promo YouTube).
Tre le segnalazioni dei Bonzi.us.
La prima per Tommy Lee Jones, in gara come miglior attore protagonista, interprete del bellissimo "Nella Valle di Elah" di Paul Haggis (promo YouTube), perso a Venezia e visto poi a Sesto, gia' Oscar di miglior film con "Crash".
Seconda segnalazione, "Il Petroliere" (There Will Be Blood, qui il promo di YouTube) con Daniel Day-Lewis, in corsa come miglior film, miglior interprete e migliore regia (Paul Thomas Anderson). Noi l'avremmo candidato anche per la colonna sonora di Jonny Greenwood, una musica terribilmente evocativa ma mica tanto facile da ascoltare a cuor leggero... 
L'abbiamo visto qui vicino a Menlo Park, nell'affascinante saletta del cinema Guild, con decorazioni a cornucopia e simpatica proiezionista che prima dell'inzio scende in platea, saluta e "scalda" gli spettatori come se si fosse in un cineclub, con consigli e raccomandazioni. Qualcuno era uscito quando aveva finito i popcorn.
Terzo film, piccolo e delizioso, scoperto in dvd grazie a un amico, storia tenera tutta musica e  romanticismo a Dublino, non so come ci fosse sfuggito prima. 
Si chiama "Once" (in America e' stato un successo) e come vedrete, ha un sito molto carino, che vi permette non solo di ascoltare la musica ma anche di scaricare gratis la canzone "Falling slowly" per la quale e' in gara per l'Oscar. 
Regista John Carney, protagonista e autore delle belle canzoni (ideali per gli spiriti romantici, come Pola) Glen Hansard, che era stato uno dei musicisti della giovane band dei Commitments nell'omonimo film di Alan Parker (ah, quanto m'era piaciuto quanto...).

sabato 23 febbraio 2008

Un mese dopo 5 - Simply the Beast...30 giorni di bestialita' in inglese


  
 Siamo qui da un mese, quante bestialita' abbiamo sparato sinora con l'inglese?
Non poche.
Ecco una nostra selezione, Simply the Beast (la bestia, semplicemente).
BEN PORTATI - "How old are you?" "Sixty". 60 anni invece di 16. Complimenti a Francesca, che porta bene la sua veneranda eta'.
DIVERTIMENTI - Al supermarket qui sono i cassieri a riempirti il sacchetto della spesa. 
Pola vuol spiegare che in Italia invece siamo  abituati (used to) a farlo da se'. E il cassiere gli risponde: e noi che ci stiamo a fare, se vi divertite (amused) a riempirli da voi?
COSA BEVI?- "Wadd 'a drink", cosa bevi in forma molto contratta, chiede la frettolosa cameriera. Alessandro non capisce "What?" "Ah water", capisce la cameriera. Ale rinuncia alla Coca  si accontenta dell'acqua.
SEDIA PIU' PARCELLA - In un laboratorio la dottoressa si scusa per l'attesa dicendo che mancava una "Chart". Roberto capisce prima "charge", ma la parcella l'ha gia' pagata. Poi 'chair" e dice che no no ha bisogno della sedia puo' restare in piedi. Prima di intuire che quel che mancava era una cartella.
COMMESSI INVADENTI - "Hi, how you doing?", chiedono i commessi ai clienti appena entrati. Sta per: "Come va?", basta rispondere "good" o "nice". Macche',  da un mese Pola capisce "Cosa state facendo?" e si lancia in spiegazioni tipo guardiamo un po' di roba in negozio... diamo un'occhiata...
EH?, AH? - Se non si capisce, la risposta standard va sempre bene. O quasi. "Where are you going (dove andate)?". "Yes!" (Francesca).      
GERMAN FAMILY - Al supermarket il cassiere e' in vena di chiacchiere e Pola GLI da' corda e risponde a tono. Interessata da quel cassiere che e' andato in vacanza in Germania con la famiglia. In realta' aveva detto che la catena di supermercati e' stata acquistata da una famiglia tedesca...
PASSATO IMPOSSIBILE "I thinked..." (Francesca) E quando mai? To think, thought, thought...
ASSEGNI... FOR WHO? - Gli assegni Usa sono diversi e ... non c'e' verso: dove e' segnato l'importo continuiamo a mettere il destinatario... ne abbiamo gia' sprecati almeno quattro.

Un mese dopo 4- Ah gia', Palo Alto...ma dove?


Camino Real: si gira a destra, Los Robles Avenue...
E senno' venite a vedere di persona.

Un mese dopo 3 - Ah nella Bay Area... e dove?


A Palo Alto, no? Zucconi...
Qui

Un mese dopo 2 - Ah California... e rispetto a San Francisco?


A sud...

Un mese dopo 1 - Ma dove sono i Bonzi.us, in America?


Qui

venerdì 22 febbraio 2008

Da Palo Alto raid ciclistico di veterani di guerra amputati


A poca distanza dalla casa dei Bonzi.us, a Palo Alto c'e' il centro di cura per veterani di guerra.
L'altro giorno, come ricorda il Palo Alto Daily News, e' stato punto di partenza di un singolare raid ciclistico della California, che si concludera' martedi' prossimo a San Diego, sponsorizzato dal Wounded Warriors Project (Progetto Guerrieri Feriti).
Venticinque i ciclisti impegnati, tutti veterani di guerra con gravi menomazioni. 
Saul Martinez e' senza gambe e pedala su una speciale bicicletta azionata a braccia.
 Angel Gomez per un'esplosione a Ramadi, Iraq, aveva perso l'uso della parte destra del corpo a causa di una lesione cerebrale, ricorda il giornale.
 Ha recuperato in parte ma ha avuto bisogno anche lui di una speciale bicicletta in cui i comandi sono sulla parte sinistra. 

domenica 17 febbraio 2008

Whale watching: e' trendy la balena anoressica

Whale watching a Monterey: qualche spruzzo, un colpo di pinna caudale, il dorso grigio (la Grey Whale) e un dorso bianco e nero (la Killer Whale ma l'ho vista solo io) il tutto dopo tre ore di navigazione con freddo pungente a soli 35 dollari a testa. Dimenticavo performance conclusiva di branco di delfini maculati e bruttarelli,  perfetti nel loro nuoto sincro.
A fine escursione ci troviamo
 un po' delusi ma piu' informati sull'argomento, adesso sappiamo che:
 le Gray Whales dopo essersi nutrite d'estate nel  mare di Bering ricco di krill , affrontano una tra le piu' lunghe migrazioni (12.000 miglia) per raggiungere la Baia della California, qui sotto la costa trovano un canyon molto profondo in cui portano i piccoli  al riparo dei temibili squali. E' pero' recente la scoperta che  molte balene grigie, definite anoressiche, sono arrivate nella Baia della California senza lo spesso deposito di grasso: anche tra loro e' di moda essere magre come acciughe?      

giovedì 14 febbraio 2008

San Valentino: massacro nel 1929 a Chicago, trappola nel 1984 a Sesto...


"Non parlero'... nessuno mi ha sparato...", disse da vero duro Frank Gusemberg prima di tirare le cuoia. Unico delle sette vittime del massacro di San Valentino, 14 febbraio 1929, a non morire sul colpo, nella strage ordinata da Al Capone per spazzar via un gangster rivale ai tempi del Proibizionismo.
A proposito di massacri, il giorno di San Valentino, 1984, un ignaro cugino della sposa arrivava bel bello al matrimonio della cugina a Sesto San Giovanni, da Pordenone dove lavorava.  Ignorava l'ingenuo l'agguato in atto ordito a sua insaputa dalla testimone della sposa.
Dopo tutto i Bonzi.us senza quel massacro, pardon incontro, non ci sarebbero stati... 
Oggi non paghi dell'impietosa sorte, abbiamo festeggiato con una cena, ospiti Maria e Ugo, lei soprano e vicepresidente in California dell'Ordine dei Figli d'Italia in America, che ci e' venuta ad accogliere all'aeroporto al nostro arrivo, davvero gentile e commovente. 
Lui di S. Benedetto del Tronto, arrivato a San Francisco quando aveva undici anni.  Complici un risotto ed un pollo, abbiamo quasi dimenticato il massacro... 

mercoledì 13 febbraio 2008

Rebecca, la suora rock con chitarra elettrica e sito su My Space


Che ne dite di una "suora rock" che suona la chitarra elettrica ed cura un suo sito su MySpace
per dialogare con le nuove generazioni? 
Rebecca Shinas, che sta nella missione di San Jose',  pochi chilometri a sud di Palo Alto.  e' una suora domenicana e suona in una band assieme ad un ingegnere di Cisco.
La sua storia e' sul Palo Alto Daily News...

martedì 12 febbraio 2008

Big Pola


Pane e marmellata a colazione
qualche pasticcio dei loro....
toblerone a gogo' (per nostalgia del suolo italico)
e.......voila' 

Good mooorning delinquent! Un bel risveglio con l'ingiunzione appesa alla porta



Cosa di meglio, in una fredda mattina californiana, di un bell'augurio di buona giornata con un'ingiunzione  appesa alla maniglia della porta, che vi da' del delinquente?
Diciamo la verita', in inglese "delinquent" in questo caso significa semplicemente moroso.
Comunque, beccarsi un bel "delinquent" sulla porta, per una bolletta di 417 dollari non pagata, con la minaccia di vedersi tagliare luce e acqua, a pochi giorni dall'arrivo fa sempre un bell'effetto. 
Bolletta non pagata dai precendenti inquilini, ovviamente. 
E' bastata una telefonata all'azienda dei servizi (acqua, luce e rifiuti, visto che non c'e' gas e i fornelli sono elettrici) per confermare che la "delinquent bill" non era nostra.
La signorina, molto gentile come tutti gli interlocutori telefonici, ha voluto sapere se per caso conoscevo un giornalista come me di Reuters, ma che lavora in Svezia... 
Credo ci fosse stato del tenero fra loro. Non ce l'ho fatta a dirle che non l'avevo mai sentito nominare... siamo pur sempre  una grande famiglia. Si', certo. e come no... basta che non ci tagliate luce e acqua please...

domenica 10 febbraio 2008

Ballo in maschera a scuola. Prima pero' perquisizione e un bel video su come non si deve ballare



Cio' che rende cosi' famose le scuole americane in italia, e' ovviamente il famigerato BALLO.
venerdi' c'e' stato un ballo in maschera nella Gunn High School, tenutosi nella palestra della scuola; il tema era: vestiti dal passato.
Ognuno doveva vestirsi con abiti di qualsiasi epoca: Antenati (Flinstones),  hippy, biblici (Mose') , indiani d'America ecc ecc...
Arrivati li' abbiamo notato che ognuno si era vestito come preferiva: c'erano marinai, cowboy, tanti tanti hippy come me mentre gran parte dei ragazzi erano vestiti come se andassero ad una normale festa.
Per entrare in palestra c'era una lunga coda e nell'attesa veniva mostrato un video su uno schermo in cui spiegavano quali posizioni si potevano usare ballando... . Le ragazze ad esempio, non si potevano piegare a 90 gradi e non potevano mettere una gamba attorno al maschio.
Prima di entrare in palestra pero' dovevi farti controllare da un poliziotto che ti perquisiva cercando alcool nascosto, sigarette ed eventualmente armi, credo.
Beh,  non posso dire che sia stata una brutta festa perche' c'era un bell' ambiente accogliente, la palestra  era arredata con palloncini e varie decorazioni. Al centro c'era la consolle dove un dj metteva musica hip hop, davanti ad essa c'erano tre quarti degli studenti della Gunn High School che ballavano tutti appiccicati, occupando solo mezza palestra.
Ho osato entrare nella massa soltanto una volta e dopo aver rischiato di rimanerci imprigionata per sempre sono scappata fuori a prendere un po' d'aria! 
Ma la parte "migliore" della festa era il rinfresco: bottiglie d'acqua  da 1 $ e 4 salatini dall'aria sospetta che mi sembra nessuno abbia osato assaggiare. 
La cosa piu' strana di tutta questa festa e' stato l'orario; in Italia alla sera si esce di solito dalle 21;21.30 e si ritorna a casa verso mezzanotte e mezza. Mentre qui in California, si esce alle 7 di sera e alle 22.30 tutti a nanna!

Sestesi nel mondo, a cena da noi il mister del Cinisello in trasferta di lavoro a San Jose'



Ospite d'onore a cena:  Daniele Licini, sestese, secondo allenatore del Real Sportivi Cinisello, dove gioco nel campionato Juniores, ci ha raggiunti da Santa Clara, dove ha alloggiato per una settimana per seguire un corso di aggiornamento a San Jose' dell' azienda che produce apparecchi da laboratorio per la quale lavora.
 Dopo cena escursione in notturna al campo da football americano a due passi dalla Gunn High School . Il Mister e' rimasto colpito in particolare dai pali quadrati di una porta da calcio, da lui definiti " San Siro anni settanta".
 Per concludere in bellezza, e` partita la telefonata ad un piuttosto stupito  Mister Ligrone, primo allenatore della squadra ,che ha risposto direttamente dalla tangenziale di Milano. 
A.

sabato 9 febbraio 2008

Come funziona una High School californiana: ve lo spiega una teacher infiltrata

Paese che vai usanze scolastiche che trovi.
Un po' di "spionaggio scolastico", dopo i primi giorni dei ragazzi alla Gunn High School.

-Sei materie al massimo nel calendario di ogni studente: ad esempio inglese, matematica, storia, chimica, fisica, educazione fisica. 
-Ogni insegnante ha un'aula: gli alunni si spostano a seconda della materia, gli insegnanti hanno a disposizione: pc; televisore; proiettore e lavagna luminosa; videoregistratori: quanta grazia..
-Molte schede fornite in classe e per casa, libri gratuiti forniti dalla scuola, che non devono essere portati a lezione. Eventualmente ce ne hanno altri in classe ( bene per la schiena..) very very cheap frequentare la public school  
-Molte attivita' di laboratorio per biologia e chimica ( ma anche noi all' Itis Fermi di Desio ci difendiamo) .
-Nelle ore buche a scelta di tutto e di piu': cinema, sartoria e anche aiutare in segreteria.
-Teacher tutor per gli studenti stranieri, molto gentile, propone letture accattivanti per adolescenti  anche un po' ose'.  
-Studenti angeli custodi che avrebbero dovuto accogliere i nuovi arrivati ma non si sono visti ( molto angeli nel senso dell'evanescenza e poco custodi nel senso della presenza) 
-Orario feste scolastiche : dalle 19 alle 22.30 ( qui a Palo Alto si mangia alle 18.30 e alle 21. tutti a nanna)
   

Juana Run, cinque miglia di corsa tentando di sopravvivere


Ho visto cose che voi umani...
Ragazzini schizzare alla partenza mentre pensavo "correte, correte che poi vi riprendo" rivedendoli  invece belli freschi solo al traguado.
Un tizio sciancato che mi domandavo come potesse camminare, mentre correva eccome standomi davanti per alcune centinaia di metri. 
Giovani padri che sfrecciavano spingendo passeggini (una addiritura doppio, con due gemelli) ad una velocita' che sospetto avessero un motorino nascosto nelle ruote e in realta' si facessero trainare...
Benvenuti alla Juana Run, cinque miglia di non competitiva benefica per le scuole di Palo Alto, alla quale Bonz sr ha partecipato come unico membro della famiglia e forse unico italiano. "Arrivero' almeno primo degli italiani.... avete una classifica speciale?", ho scherzato all'iscrizione. Sentendomi rispondere da uno spiritoso signore che c'era un altro iscritto e si chiamava.. Gambino. Mica scherzano, sui neri. Per gli italiani il politically correct non vale piu' ma tanto sapete che non sono permaloso...
Alla partenza, quasi piangevo per la commozione, un'atmosfera bellissima, la gente agli angoli di strada che applaude e incoraggia, specie i podisti piu' anziani ( almeno quello me lo sono risparmiato). Stavo per piangere anche all'arrivo, ma per la fatica degli otto chilometri.
Memore dell'esperienza all'Idroscalo dove con Antonio, caro amico che mi ha introdotto al running (micidiali tour de force in agosto a Marina di Camerota, subito neutralizzati da colossali abbuffate) ero partito piano, al via di Palo Alto sono partito pianissimo. Ma non e' bastato.
Davanti, un plotone che pensavo di risalire. C'e' voluto poco per capire che il problema era invece resistere all'altro plotone, quelle che incombeva alle mie spalle.
Otto minuti e 24" il primo miglio, 16'29 il secondo, attorno ai 24 meta' gara, poi i cartelli e i tempi non sono piu' riuscito a vederli ne' a sentirli. 
Credevo non finisse mai quando si e' sbucati sulla dirittura finale. 
Pareva di correre contromano su un tapis roulant. E sul traguardo l'amletico dilemma: arrivare o no in allungo, tra tanta gente assiepata ad applaudire? 
Il rischio, micidiale, e' di azzardare un allungo troppo lungo, crollando penosamente o fermandosi in apnea a venti metri dal traguardo, davanti a tutti. 
Non ricordo cosa o fatto, in una bellisima giornata di sole avevo la nebbia davanti agli occhi.
Tempo finale delle cinque miglia 40'57" (al vincitore sono bastati 24'57". 
Nella classifica, un lusinghiero piazzamento, 201. su 447, ventiduesimo degli ultracinquantenni.
 Appena arrivato, ho fatto i complimenti (italian gentleman!) ad un'atletica signora che mi era stata davanti di pochi metri per tutti gli otto chilometri e che  avevo passato solo in dirittura finale. Cosi' per ricambiare la cortesia ha risposto che era andata malissimo perche' non era per niente allenata. 
Thank you madam! 
Mi sono consolato con frutta e pankakes con il terribile sciroppo. 
    



 
          

mercoledì 6 febbraio 2008

Una mamma multifunzionale



Ah vai negli States..., i figli studieranno, Roberto lavora e tu che farai?
Niente appunto.
Tranne che:
Colf ( uso lavatrice e asciugatrice in continuazione giusto per il gusto di usarle)
Cuoca ( con pochi attrezzi ma buoni ingredienti)
Segretaria ( meticolosa e pedante)
Autista ( il pericolo è il mio mestiere, far da navigatrice proprio no)
Aiuto ricercatore di tendenze ( ho occhio? forse. Di sicuro ho stomaco: tanta fame dopo ore di caccia alle tendenze)
Teacher di sostegno ( I hope I can arrange)
E di notte? Se dorme

Primarie in California, trionfo di Hillary dall'urna in casa Bonzi.us




Vittoria schiacciante per Hillary Clinton nelle primarie in California.
Questo almeno l'esito dello scrutinio dell'urna in casa Bonzi.us, dove l'ex First Lady ha ottenuto il 75% dei consensi dei votanti.
A difendere le ragioni di Obama, Alessandro che ha persino sognato stanotte che il suo paladino avrebbe vinto.
E non è detto che alla fine il sogno non si avveri.

lunedì 4 febbraio 2008


Finalmente dopo quasi 2 settimane sono riuscito a giocare a calcio negli Stati Uniti.
Dopo aver tentato nella squadra della scuola che però ha praticamente finito la stagione, sono stato reclutato da due sudamericani per andare a giocare in notturna su un bellissimo sintetico... e gratis, visto che è pubblico. Fino alle 19, quando spengono le luci.
Mi sono ritrovato non solo ad essere l'unico italiano ma anche l'unico europeo fatta eccezione per un rumeno.
Circondato da 20 sudamericani di tutte le dimensioni ho cosi giocato la mia prima partita di SOCCER.
A.

Supermartedì delle primarie Usa. Si torna a votare anche in Italia: saranno le "ultimarie"?


Hai voglia a parlare del Supermartedì delle Primarie Usa.
Ma come, si vota in California e altri stati per le primarie e ora si scopre che per non essere da meno presto toccherà rivotare pure in Italia?
Non ci posso credere. Ma cosa saranno?
Le "ultimarie" direi, a giudicare dall'aria di sconforto che tira nei messaggi di tanti amici che non ci hanno dimenticato.

Già ci eravamo preparati con le istruzioni al voto californiano (Hillary o Barack?), prepariamoci invece ad un'altra stagione urlata "Vota Antonio... vota Antonio". Ma haimè senza un Totò a risollevarci il morale.
Lo sconcerto sul volto di un'elettrice temporaneamente emigrata in California è eloquente.

R.

Aspettando il Supermartedì, una sintesi del SuperBowl



Domani si vota qui in California per il Supermartedì della corsa delle primarie.
Presi da mille incombenze i Bonzi.us comunque si guardano attorno.
Intanto gustatevi (con 30 secondi di spot obbligatorio, e carino, sulle noccioline) una sintesi del Superbowl, la finale del football americano vinta dai New York Giants a spese dei New England Patriots.
I Patrioti sembravano invincibili e invece...
R.

venerdì 1 febbraio 2008

Palo Alto here we come! Casa, bici e Mercedes Bonz




Cari amici dei Bonzi.us

riemergiamo da Palo Alto dopo i primi giorni di buio informatico, non troppo semplici in un Paese in cui tutto si cerca, si conosce e si trova su Internet. Compreso come... installare Internet.
Un simpatico guatemalteco di Comcast è riuscito alla fine a farci partire la connessione, con qualche aiuto esterno (gli dicevano di scrivere IP configure e per 10 minuti si è disperato scrivendo IPI configure.. poi si è dannato perchè non partiva il casserotto ma alla fine ha trovato la soluzione: bisognava riaccendere l'interruttore).
Scrivo con davanti uno splendido giardino che i nostri gatti avrebbero dovuto contendere agli scoiattoli. Non ce lo siamo goduti granchè, visto che anche se ora c'è il sole, da quando siamo arrivati ha piovuto quasi ininterrottamente e fa un freddo a tratti boia. In questa stagione succede ma da anni, ci dicono, il maltempo non era così intenso.
Nel complesso abbiamo navigato tra duemila cose da sistemare e diversi imprevisti. Quaranta dollari per il trasformatore senza il quale
la Playstation di Alessandro non può funzionare (e consuma sigh quasi un fusibile al giorno...), rincorsa di mail all'ufficio vaccinazioni di Sesto (incredibilmente efficiente), poichè con tutti problemi sollevati dal consolato Usa, nessuno nè lì nè dalla Gunn High School ci aveva detto di portare i certificati delle vaccinazioni dei ragazzi... Così abbiamo fatto la conoscenza col sistema sanitario pubblico Usa. Gentli ed efficienti, anche se non proprio fulmini di guerra...
Intanto la casa, vecchiotta ma bella, è diventata meno spoglia di quando siamo arrivati (mancavano due dei tre letti).

Gli ottimi proprietari, Michael (origini polacche) e Karen (sangue irlandese) sono stati gentili. Gli dobbiamo piacere, visto siamo stati invitati ad una bellissima cena di famiglia dalla mamma di Michael, che abita in un gioiellino archiettonico non lontano, con uno stuolo di parenti e bambini. Ci siamo comportati bene e mi sono persino trattenuto dal suonare il pianoforte a coda... Figurone col panettone (licenza poetica) ma nessuna speranza di farlo chiamare così: "Do you like panettoni?" si legge così e amen, vagli spiegare che è "un panetton-E, due panetton-I".
Alessandro e Francesca, che alla cena erano simpaticamente venuti tirati per i capelli, alla fine hanno fatto grandi pr. Francesca ha socializzato con grandi e piccoli, Alessandro ha quasi risolto i suoi drammi monotematici: come vedere qualche partita del Milan sulla cable tv e come riuscire a giocare a calcio. Seguirete le sue gesta su
www.stanfordsoccerclub.com.
Le rogne sono più del previsto ma una dietro l'altra si risolvono. Dopo una settimana su un enorme Suv noleggiato, abbiamo comprato un minivan da Roy, origini giaponesi, sorridente, simpatico anche se un po' distratto: si era dimenticato una firma sul contratto.

Auto (vecchia Mazda, ribatezzata con immodestia Mercedes Bonz), trovata come la casa quand'eravamo ancora in Italia. Sempre su Craiglist, dove sabato scorso abbiamo battuto ogni record. Trovata bicicletta alle 9, contattato proprietario (ingegnere indiano) alle 9.30, alle 11 Alessandro già pedalava. Senza casco: l'abbiamo dovuto disinfettare per togliergli un micidiale odore di curry.

R.