domenica 21 dicembre 2008

Capire ed aiutare gli altri con un sorriso: c'e' una strada diversa per un mondo migliore? Addio zio Mario



Ci aveva seguito con l'affetto di sempre anche mentre eravamo in America. Ed era stato il "decano" dei nostri contatti Skype oltreoceano: anche lui, a 82 anni, aveva voluto provare a parlarci via Internet.
Ieri sera zio Mario, fratello maggiore di nonna Gina, per me un secondo padre, se n'e' andato. Domani sarebbe stato il suo compleanno. Ricordare il suo stile composto, la sua straordinaria generosita' non e' abbastanza. C'e' molto altro.

Mario sapeva discutere pacatamente, con la dote, purtroppo rara, di riconoscere all'occorrenza gli errori di chi stava dalla sua parte o i meriti di chi la pensava diversamente. Incapace di sgomitare o alzare la voce, per profonda saggezza, non per debolezza.
Sempre pronto a capire ed aiutare con un sorriso, piuttosto che a chiedere aiuto, Mario ha anche dato una lezione, a noi che scherzavamo sul suo essere metodico e abitudinario. Affrontando, poco dopo il pensionamento come capo della vigilanza allo stabilimento Sava di Fusina, una sfida niente male, come dirigente in una fabbrica di vetro in Marocco. Imparato il francese, in un nuovo mondo cosi' diverso per cultura e tradizioni era riuscito a farsi amare come pochi, per la sua umanita' ed il suo senso di giustizia. Come quando sfidando consuetudini e privilegi, aveva sanzionato un caporeparto, che sicuro della propria impunita' era solito molestare delle operaie.
Resta il rimpianto di non esser riusciti a far pubblicare una storia alla quale teneva moltissimo, quella del suo recente, emozionante incontro dopo piu' di settant'anni, con un suo coetaneo di un paesino della Slovenia, a poca distanza da Caporetto (oggi Kobarid) dove lui era nato, trovato per caso grazie ad una vecchia foto in cui tutti e due comparivano il giorno della prima comunione. Storia di affetti intensi, capaci di superare le barriere del tempo ed i confini e lasciare un segno profondo, con la forza della semplicita'. Era un po' la sua storia.

Nessun commento: