lunedì 19 maggio 2008

Bay to Brakers a San Francisco: correre in costume o nudi per ridere delle convenzioni



Bay e' la Baia, Breakers le onde che si infrangono, sulla spiaggia dell'Oceano.
 Cosa spinge ogni anno migliaia di persone a correre i dodici chilometri della Bay to Breakers, sui saliscendi di San Francisco, dalla Baia all'Oceano Pacifico, tutti assieme, campioni internazionali,  podisti dilettanti piuttosto allenati, e un esercito di bizzarri buontemponi con ogni tipo di costume, alcuni completamente nudi? 
Domenica eravamo li' ed abbiamo scattato diverse foto dell'incredibile manifestazione.
 Qui una galleria. 
Attenzione: ci sono alcuni nudi integrali. Molto, molto piu' innocui e innocenti delle immagini maliziose e scollacciate ai quali i bambini italiani sono ormai assuefatti da pubblicita' e tv.

Le immagini potete giudicarle da voi. Tentare di spiegare lo spirito di un happening del genere e' difficile. Ma ci proveremo. 
Le origini della gara risalgono al 1912, quando l'evento che doveva mescolare agonismo e goliardia fu creato per risollevare lo spirito di una citta' ancora provata dal terribile terremoto che nel 1906 l'aveva semidistrutta. Corsa piu' longeva del mondo, dice wikipedia, visto che e' stata effettuata ininterrottamente dalla nascita, anche se durante la seconda guerra mondiale arrivo' a contare appena una cinquantina di partecipanti.
La gara comprende persino una sfida tra "centopiedi", concorrenti cioe' che gareggiano legati in gruppi di almeno tredici componenti. Durante il percorso ed alla fine musica di ogni genere, per quella che e' piu' una festa che una gara. 
Cosa si festeggia? Forse la rottura di barriere e tabu'. Ma allegramente. Fantasia e umorismo nei costumi, qualcuno con un messaggio d'impegno sociale: come non ammirare una stoica ecologista che s'immola correndo per dodici chilometri con un pesante costume di erba finta, per fare appello all'energia pulita? 
E non c'e' nulla di meno sensuale e provocatorio che vedere dei podisti (talvolta attempati) arrancare completamente nudi.
 Abituati come siamo a leggere la nostra quotidianita' con parole chiave quali polemica, provocazione e scandalo, si resta disorientati d fronte a questo modo allegro di prendersi in giro e di mostrare il proprio corpo. 
Senza intenti esibizionistici, tanto meno provocatori. Per il gusto libertario e un po' infantile di rompere per un giorno una convenzione. Ma col sorriso, senza slogan e musi duri. E senza dar fastidio a nessuno. In una citta' che dalla Beat Generation al movimento hippy, dall'avvento del personal computer a quello di Internet, e' stata capitale della tolleranza e culla di tutte le pulsioni libertarie. Capaci di rompere gli schemi del pregiudizio e aprire nuovi spazi di espressione allo spirito umano. Senza mai prendersi troppo sul serio.

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